Io vado a Scuola

vado-a-scuola_zps2bcfd996Non molto tempo fa a scuola  abbiamo visto il film -documentario “Io vado a scuola” a cui ho ripensato quando ho intervistato mia nonna sullo sport. Ho scoperto, infatti, che lei, che è cresciuta in una periferia dell’Albania, per andare a scuola impiegava un’ora di cammino a piedi e così mi sono incuriosita e le ho chiesto maggiori informazioni; ecco cosa mi ha raccontato: “Mi svegliavo alle 6:30 e ripetevo le lezioni fino alle 7:00. A quest’ora mi preparavo e alle 7:30, forse prima, mi avviavo a scuola; durante il viaggio  incontravo i miei amici e ci univamo in un unico grande gruppo, tutti con un grande obiettivo: costruirci un futuro migliore. Il viaggio era molto lungo, nelle giornate in cui pioveva o nevicava era molto faticoso, ma ne valeva proprio la pena. Spesso incontravamo animali pericolosi  (molto spesso le vipere). Nonostante i professori fossero severi, erano bravissimi e li ringrazio per avermi istruita. Io ero un’ottima alunna, in matematica poi ero decisamente la più brava, come i miei figli del resto. Grazie alla scuola ho avuto la possibilità di far crescere colti i miei due figli, e ne vado fiera. Secondo me la cultura e la conoscenza sono le uniche cose  che distinguono gli uomini dagli animali”.

 

2 pensieri su “Io vado a Scuola

  1. Brava Romena, ci sei riuscita! Sicuramente da questa testimonianza emerge la difficoltà della nonna nel raggiungere una scuola distante, ma anche uno stile di vita differente da quello odierno. La nonna ti ha raccontato che non praticava sport, eppure lei camminava per due ore al giorno per andare a scuola e, sono certa, senza pigrizie e resistenze. 😉

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