In giro per Gioia…

IMG_0955

Davanti al palazzo del Municipio

Prima di fare un percorso di trekking, bisogna avere ben in mente l’itinerario….Così, seguendo la cartina, abbiamo individuato un possibile tragitto all’interno del centro storico di  Gioia del Colle. Muniti di acqua, cappellino e scarpe comode, questo pomeriggio, verso le 16.30, noi alunni, insieme con le professoresse Massa, Antonicelli e Tedone, abbiamo praticato il trekking in città, attraversando il centro storico di Gioia del Colle. Ci siamo soffermati ad ogni monumento: il teatro, il municipio, la chiesa di San Domenico, la chiesa Madre e gli archi. Alcuni di noi hanno fatto un po’ da guida, dopo essersi documentati a casa.  Elisa ci ha parlato degli archi, Irene ci ha illustrato la chiesa Madre, Barbara ci ha descritto la chiesa di san Domenico e Lea ha approfondito la storia del castello. Altri hanno fatto da reporter, scattando delle foto ai monumenti e al nostro gruppo. Siamo stati colpiti dal fatto che la professoressa abbia deciso di fare illustrare a noi ragazzi le varie tappe. Eravamo tutti un po’ insicuri e titubanti nel dover fare da cicerone ai nostri compagni, ma ce l’abbiamo fatta! Giunti davanti alla chiesa di san Domenico, il sacrestano, che abbiamo scoperto essere un giornalista, ci ha fatto visitare la chiesa e la sacrestia, ci ha parlato della sua storia, ci ha descritto le tele custodite dei santi, e della festa che si tiene la prima domenica di ottobre. Addentrandoci nei caratteristici vicoletti del centro storico, mentre andavamo all’arco Nardulli, siamo rimasti colpiti da una vecchia bottega. L’odore

Il Signor.Vacca all'opera.

Il Signor.Vacca all’opera.

del legno invadeva tutta la stanza. Era colma di pezzi di legno informe, ma guardando meglio, se ne notavano alcuni  che sembravano prendere vita. Un signore di nome Mario Vacca realizzava sculture in legno, argilla e pietra, osservato dai due suoi nipotini. “Questo non è il mio lavoro, è solo un hobby” ci ha raccontato e ci ha simpaticamente rimproverato di non aver notato  le sue sculture nei vicoletti.Ovviamente uscendo, incuriositi, le abbiamo osservate attentamente e fotografate.  Poi abbiamo proseguito per la chiesa di san Francesco in piazza Plebiscito e di lì siamo ritornati a scuola.

Guarda tutte le foto dell’attività

(scritto da: Giuseppe Francavilla, Claudia Soranna, Elisa Goffredo, Chiara Palazzi,  Lea D’Onghia, Barbara Benedetto)

Un’esperienza nuova per tutti!

Oggi eravamo tutti emozionati! C’è stato chi ha aiutato e chi ha partecipato. Ma due cose sono sicure: tutti ci siamo divertiti e abbiamo vissuto un’esperienza nuova: abbiamo affrontato il sole che batteva, il timore di non farcela… ma ne è valsa la pena! Con l’aiuto delle nostre professoresse abbiamo sperimentato un nuovo gioco: l’Orienteering.

IMG_0813

In attesa di giocare

Alcuni dei nostri compagni hanno aiutato la Professoressa Tedone ad allestire il gioco: hanno predisposto il percorso, hanno fissato i punti di controllo, sistemando in ciascuno pennarelli di vario colore;  gli altri sono stati con la professoressa Massa per terminare alcuni articoli del blog. Dopo una mezz’ oretta circa, Fedele ha comunicato che la gara stava per iniziare. Siamo andati tutti in palestra, dove la professoressa Tedone ci ha diviso in squadre, e ad ognuna di esse è stato assegnato il nome di uno scienziato: Galileo Galilei, Newton, Einstain, Fibonacci. C’era chi, come Lea, era molto preoccupata perché, nonostante tutte le spiegazioni che la prof.  avesse dato, non aveva ancora le idee chiare. Ma quando poi è arrivato il suo turno, per essere più sicura, ha fatto coppia con Elisa Giordani e si è divertita tantissimo! Il sole picchiava e  si correva a più non posso per trovare tutti i pennarelli! Di certo non potevano mancare i piccoli suggerimenti tra di noi… C’era poi Romi che, non potendo giocare, ha ricevuto un incarico: fotografare ogni momento della gara. Lei si è sentita una vera giornalista oggi e, pur non giocando, ha deciso di cercare comunque i pennarelli per fotografarli! Alcuni erano nascosti molto bene! I partecipanti sembravano tutti molto divertiti! Non sono mancati poi i suggerimenti della Professoressa Antonicelli … contro regola! 😉 (Articolo scritto da Lea Donghia e da Romi Qarraj!)

Guarda le nostre foto dell’attività

Esploriamo…per giocare

Ieri, 11 giugno 2014, abbiamo preparato il necessario per svolgere l’attività dell’orienteering. Abbiamo esplorato la nostra scuola per costruire una piantina, quindi abbiamo osservato i vari spazi esterni e li abbiamo rappresentati su carta. Non è stato semplice, perchè la cartina rappresenta il territorio dall’alto; cosa non possibile per noi! Abbiamo individuato i vari elementi che potevano essere i nostri punti di controllo e li abbiamo indicati su carta simbolicamente, spiegandoli in una legenda. Abbiamo stabilito convenzionalmente, per esempio, che gli alberi venissero rappresentati da cerchietti.

Giocando a palla tamburello….

E’ stata un’esperienza nuova per noi: la palla tamburello! Prima abbiamo preso dimestichezza con lo strumento, abbiamo palleggiato e poi ci siamo divise in due squadre da otto giocatori, ciascuna costituita da cinque in campo e tre fuori. Abbiamo iniziato a giocare… Eravamo agitate per la paura di sbagliare, ma quando la compagna ha fatto la prima battuta ci siamo trasmesso il coraggio, la fiducia in sè  e la voglia di vincere. Siamo molto amiche e, quindi, ci è bastato uno sguardo per comprendere cosa fare. Ovviamente… abbiamo vinto!!!

I Ragazzi In Palestra

Di pomeriggio la scuola è così silenziosa, non c’è rumore, eppure la nostra IMG_0678[1]palestra oggi, 3 Giugno, è così viva, emozionante e intrigante. I  nostri compagni giocano a calcetto, mentre noi ci divertiamo a fare le giornaliste.C’è Fedele che gioca nel ruolo del portiere e come lui anche Misir, mentre gli altri sono tutti in attacco. Corrono per il loro campo,si scartano, parano, cadono; si guardano e si sorridono. Si comprende che tra di loro c’è intesa. Guarda le loro foto.

Intervista alla prof.ssa Tedone

E’ una donna solare ed energica, piena di vitalità, sempre sorridente:è la nostra professoressa di educazione fisica. Oggi l’abbiamo intervistata, chiedendole il motivo della sua scelta lavorativa.  Frequentando la scuola media “Carducci” a Ruvo ho conosciuto una professoressa che mi ha trasmesso la passione per lo sport – ci ha raccontato la prof-  così è cresciuto dentro di me un sogno, che poi ho realizzato. La professoressa, infatti, dopo il liceo scientifico ha continuato i suoi studi all’ Isef e ha partecipato al concorso per diventare insegnante ……realizzando definitivamente il suo desiderio più grande: trasferire ai giovani di oggi la fiducia nei propri sogni. Che cosa è per lei lo sport oggi? – le chiediamo. Lo sport per me è la vita!!! – ci ha risposto. Le abbiamo chiesto, inoltre, se ricorda qualcosa di come era organizzata la sua ora di educazione fisica.La prof ci racconta che si praticava atletica leggera e salto in lungo,salto in alto,corsa, esercizi alla sbarra, all’asse di equilibrio; non esistevano i giochi di squadra, ma solo quelli individuali. Molto singolare era l’abbigliamento, le ragazze indossavano una maglia bianca a lupetto,una gonna-pantalone a pieghe, che a volte impediva i movimenti, e delle scarpe da ginnastica a tinta unita bianca.(scritto da: Sara Fiorente, Elisa Goffredo,Claudia Soranna, Angelica Spinelli, Antonella Pavone).